Connettersi: il progetto della casa deve essere a misura d'uomo
Progettare significa connettersi con il luogo e con chi vivrà in quella casa. Nel contatto tra architetto e cliente emergono dettagli su necessità, esigenze, preferenze e gusti.
Informazioni cruciali per pianificare layout, design e funzionalità della futura casa
Arch. Annalisa Panerari
Le connessioni svolgono un ruolo cruciale nella progettazione di una casa, l’architetto deve relazionarsi col contesto, con l’architettura e, molto importante, si deve relazionare con le persone che vivranno all’interno degli spazi creati. Progettare significa infatti connettersi con il luogo e con chi vivrà in quella casa.
Comprendere le esigenze individuali
Quando si entra in contatto con i clienti, si ottengono informazioni dettagliate sulle loro necessità, esigenze, preferenze e gusti. Queste informazioni sono cruciali quando si pianifica il layout, il design e la funzionalità della loro futura casa.
L’architetto che riceve i clienti quindi, già al primo incontro, deve riuscire a capire in poco tempo che tipo di persone sono, come si muovono, da cosa sono attratti, le loro paure, le abitudini, e così via. Da professionista, infatti, per essere in grado di progettare una casa che ti faccia star bene e che racconti la tua storia, devo riuscire a trovare velocemente un modo per immedesimarmi in te, cliente. L’unica soluzione possibile è quella di affidarsi senza paura di essere giudicati; tra cliente ed architetto ci deve essere una comunicazione autentica, ci deve essere onestà. Trascorrere del tempo insieme e parlare anche di altro (interessi, film, sport, gusti) all’infuori dell’incarico vero e proprio, aiuta moltissimo nella progettazione. In questo modo infatti s’impara a conoscere il cliente, a capire come si muove nell’intimità del luogo in cui vive, come si comporta, le abitudini, cosa gli piace o meno, tutte informazioni preziosissime ai fini del progetto.
Ad esempio, se il cliente ha una paura, qualcosa che comunque gli crea disagio, ovviamente non dovremo mai inserire nell’abitazione un elemento che gliela possa risvegliare.
Negli ultimi anni mi sono accorta che lo scambio di messaggi su whatsapp con i clienti è incrementato notevolmente. Questi, infatti, più che verbalizzare i propri gusti durante gli incontri, utilizzano le infinite librerie disponibili online di immagini (Pinterest ed Instagram), per selezionare le foto che li colpiscono ed inviarmele, dandomi un’idea di ciò che più gli piace o perlomeno, di ciò che li colpisce. Lavorare su queste immagini è un tassello importante nel comprendere le esigenze della committenza.
Come secondo step, altro strumento conoscitivo molto efficace, sono i campioni dei materiali. Dare la possibilità ai clienti di scegliere, toccare, accostare e sperimentare i materiali, le forme, i colori, le finiture e le superfici, ci permette di sviluppare un progetto sempre più su misura, sempre più corrispondente alla persona che abbiamo davanti. Per questo credo veramente necessario tenere in studio una ben fornita materioteca, dove scegliere alcuni campioni e ragionare assieme sulle loro diverse combinazioni.
La casa che ospita una famiglia con bambini deve essere molto più versatile e robusta. I materiali d’arredo devono essere molto resistenti, lavabili e duraturi, in quanto esposti direttamente a forti e continue sollecitazioni
Nella progettazione risultano molto efficaci, quali strumenti conoscitivi, i campioni dei vari materiali
Progettare per la coppia
Quando si affronta un intervento in coppia, quasi sicuramente col partner si avranno opinioni diverse, legate a diversi passati, diverse abitudini, ecc., non c’è regola! Per forza, quindi, occorre trovare dei compromessi, e questi si raggiungono unicamente venendo agli incontri insieme. Ovviamente c’è sempre uno dei due che ‘conduce’, tuttavia ci si sentirà più partecipi e si avrà l’occasione di capire dallo sguardo del proprio partner perché tiene tanto a quell’oggetto, a quel colore, a quella finitura. È consuetudine, per me ormai acquisita, creare una chat per ogni coppia, in cui relazionarmi contemporaneamente con entrambi. Devo ammettere che è molto utile, ciascuno offre il proprio contributo e, alla fine, le decisioni progettuali prese sono definitive e ben ragionate. A volte lascio loro la possibilità ed il tempo di scambiare pareri, spesso diversi, senza intervenire; è un territorio “neutrale” in cui possono esprimersi liberamente ed il risultato che si ottiene soddisfa quasi sempre entrambi. Capita a volte che venga delegato a seguire la progettazione della casa un solo membro della coppia, mentre l’altro lavora. È una decisione sbagliata, la persona incaricata infatti risulta subito molto stressata dal carico di responsabilità, abbiamo la convinzione “La casa è per sempre”, ed il “per sempre” ci spaventa tantissimo.
Lo si nota soprattutto nelle scelte degli interni, c’è infatti la paura che un colore stanchi, la paura di cambiare abitudini e tanto altro. È importante scegliere per vivere bene, senza timore. Occorre rendere il proprio progetto unico, dettato non da quello che piace a tutti, ma quello che piace a noi come individui all’interno della coppia.
Progettare per la famiglia
Quando si allarga la progettazione ad una famiglia con figli, il processo di raccolta dati e mediazione tra i componenti si complica un po’. Occorre infatti comprendere le esigenze individuali: entrando in contatto con tutti i componenti della famiglia, l’architetto deve essere in grado di ottenere informazioni dettagliate sulle loro esigenze, preferenze e gusti specifici. Tutte queste informazioni vanno unite, intrecciate e messe in relazione quando si pianifica il design, il layout e la funzionalità della loro futura casa. È un lavoro complesso, ma necessario per far si che negli stessi spazi coesistano persone diverse.
Un esempio banale è la scelta dei materiali d’arredo per le famiglie con bambini, tutti molto resistenti, lavabili e duraturi, in quanto esposti direttamente a forti e continue sollecitazioni. La casa che ospita una famiglia deve essere molto più versatile e robusta.
Progettare per il single
Progettare la casa per una persona che vive sola, è per me, spesso, un’esperienza più che positiva. Il o la single generalmente si approccia ad un intervento nella propria casa quando ha bisogno di un cambiamento abbastanza radicale, di un taglio col passato, quando ha la necessità di guardare avanti. Questo aspetto fa da leva a scelte d’interni molto libere e disinibite che permettono al professionista di dar sfogo alla propria creatività in maniera più che soddisfacente. È così che il desiderio del single di cambiamento, di affermare un nuovo sé stesso, entra in casa e si manifesta in tutte le scelte, soprattutto nelle parti più decorative. La casa della persona che vive sola alla fine risulterà molto più forte a livello progettuale rispetto a quella di una famiglia o di una coppia. Il single, infatti, non dovendo mediare e scendere a compromessi con nessun altro, vorrà vedere realizzata in ogni dettaglio l’idea che decide di seguire (arrivando anche a sforare il budget di spesa). Spesso, per praticità, il single ha a disposizione case con metrature ridotte. Diventa fondamentale quindi la progettazione degli arredi su misura, per poter ottimizzare tutti gli spazi a disposizione. Ovviamente non c’è bisogno di suddividere la casa in tante stanze, si privilegia l’openspace, e si prediligono arredi flessibili, che possano adattarsi all’eventuale presenza di ospiti o meno.
Che dire, i miei single mi hanno sempre dato grandi soddisfazioni, soprattutto la maggior parte di loro ha saputo affidarsi al progetto come occasione per cambiare e rinnovarsi, rendendolo unico.
LA CUCINA SARTORIALE
NUOVI MODI PER ABITARE LA CASA
QUALI PORTE SCEGLIERE?
SOTTO LA GIUSTA LUCE
EVOLUZIONE DELL'AMBIENTE CUCINA
COME REALIZZARE LA SCALA
ARTE PER SENTIRSI A CASA
IL BAGNO SU MISURA
RICICLARE LA BELLEZZA
LE SUPERFICI MATERICHE
VIVERE ALL'APERTO
SOUND
SENSORY DESIGN
CASA A MISURA D'UOMO
PROGETTARE LA CASA DELLE VACANZE
GODIAMOCI UN'ESTATE TUTTA A
IL BAGNO CONTEMPORANEO
ILLUMINAZIONE OUTDOOR
LA CUCINA SARTORIALE
NUOVI MODI PER ABITARE LA CASA
QUALI PORTE SCEGLIERE?